Strade bianche
Il blog di Alberto Camata
Benvenuta e benvenuto in strade bianche

Questo blog è nato subito dopo la pubblicazione del mio primo romanzo Un nome rubato, ambientato in un Veneto ancora profondamente agricolo, laborioso, clericale. Il Veneto dove la fatica scandiva la giornata dei lavori in campagna, dove la sottomissione al proprietario terriero e al clero era pressante. Un Veneto fatto di sopravvivenza, lontano dal mito del Nord Est arricchito che oggi conosciamo. Un Veneto dove i rapporti umani erano il legame, la forza pulsante delle storie degli umani. Storie di incontri e di amori che si sono sviluppate nelle strade sterrate della campagna, dal sentiero appena accennato dal passaggio dei carri, le strade bianche.
Non vuole essere un luogo di folklore, ma un punto di narrazione dei sentimenti vivi, semplici, umani che danno un senso alla vita di ognuno.
Un passeggiare tra le strade di campagna, dominate dal silenzio, dall’incanto delle terre coltivate, dei corsi d’acqua, della fauna che ci vive.
Strade bianche perché è da queste vie, polverose d’estate e melmose d’inverno, che si sviluppano i miei pensieri, da questo angolo di mondo osservo quanto sta accadendo, con sofferenza, incredulità, alternandomi tra un senso di rabbia, di scoramento o di allegria.

IL MIO NUOVO ROMANZO
Maremonte Jonico è una piccola città che ha abbandonato le tradizionali attività della pesca e della pastorizia per dedicarsi al più remunerativo mondo del turismo. Conosceremo dei personaggi con delle virtù e delle miserie che ci accomunano. Accanto a protagonisti che fanno di tutto per non perdere la loro umanità, ce ne sono altri che si lasciano stregare dal mondo dell’apparenza e del guadagno facile, manifestando gli aspetti di una società succube dell’effimero.
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Com’è strutturato il blog

Dall’osteria
Qualche bicchiere in compagnia e prima o poi qualcuno canta e altri fanno il coro. In questa sezione troverai i miei deliri alcolici.

Esegesi di Wardakeanda
Tratto i temi delle religioni e della Parola. Un giorno scriverò anche di Wardakeanda.

Filò
Alla maniera dei filò, racconto storie, proprio come facevano in inverno i contadini alla sera, i quali si ritrovavano nelle stalle per vincere il freddo e trascorrere un paio d’ore in compagnia.

Il vento che tira
Componimenti liberi, di varia natura, dalla società alla politica, senza una logica. Racconto come vivo gli avvenimenti attuali.
Gli ultimi scritti
Il predestinato (terza parte di 3)
I giorni successivi si sentiva sporca, si sentiva giudicata, non riusciva a salutare il marito, era nervosa. Si era prostituita? Sì, per quanto nobile fosse il movente, aiutare il marito, aveva accettato il prezzo di Bernabei, e doveva saldare il debito al momento opportuno. Chissà se era stato onesto o se era stato solo un […]
Il predestinato (seconda parte di 3)
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Il predestinato (prima parte di 3)
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1945-2025. 25 Aprile
Ottant’anni. Il tempo trascorso dall’esplosione di gioia per aver allontanato il Male espressosi nell’ideologia e nella pratica nazifascista a oggi non è stato un tempo ben speso.
Lo spirito di Hitler non è stato vinto, è stato assorbito lento lento dal nuovo volto del Potere, per riproporsi in giacca, cravatta e modi gentili.
Ventotto ottusi tonti
Chi vive dove vive l’aquila?La lucertola!La lucertola striscia ai piedi dell’aquila.Chi vive dove vive l’aquila?Il serpente!Il serpente sta avvolto nel nido dell’aquila!Chi vola dove vola l’aquila?L’avvoltoio!Il condor!Ma chi domina le rupi nelle altezze solitarie,Con la luce del sole sulle sue ali dorate,Incoronato dalla stella del mattino?L’aquila!(Albert Thurston da Il nuovo Spoon River, Edgar Lee Masters) […]
Ehi, signore!
Le mura antiche e l’acciottolato che davano lustro e prestigio al centro storico adagiato nel saliscendi della collina, erano avvolte da una fitta nebbia; l’umidità rendeva sdrucciolevole in alcuni punti la strada silenziosa. Di tanto in tanto un lampione tentava di far filtrare la sua luce, ma si addensava a quella fredda nuvola avvolgente, costringendo […]
